Ho compiuto da poco 60 anni, quanti contributi mi servono per andare in pensione il prima possibile? Scopriamo il calcolo aggiornato.
Sebbene molti pensino che in Italia arrivare alla pensione è pressoché impossibile, in realtà ci sono diversi modi anche per farlo prima del tempo.

La soglia è fissata a 67 anni, ma nonostante questo già dopo i 60 si può decidere di finire la carriera lavorativa e prendere il contributo statale. Da un lato ci sono gli anni da compiere, dall’altro i contributi previdenziali da versare. Ci sono però due strumenti pensionistici che ci permettono di andare in pensione andando ad analizzare solo i contributi che abbiamo versato nel tempo e senza fare caso a quella che è la nostra età.
Inoltre c’è anche uno strumento previdenziale che permette di andare in pensione e ricevere l’assegno solo per il raggiungimento dell’età pensionabile e senza fare caso a quelli che invece sono i contributi. Andiamo ad analizzare la situazione più da vicino e cerchiamo di fare un punto della situazione per fornirvi tutte le regole che ci permetteranno di prendere una scelta. Vi forniremo anche dei consigli su come gestire la situazione.
Pensione, ecco quanti contributi servono per andarci dopo i 60 anni
Ma quanti contributi servono dunque per andare in pensione dopo i 60 anni? I numeri in questo caso non sono un’opzione, anzi sono alla base di tutto quello che poi ruota attorno all’assegno per la nostra pensione.
A oggi i sessant’anni, nel sistema previdenziale italiano, sono un’età piuttosto bassa per riuscire a entrare in questo tipo di regime. Non mancano però le possibilità di arrivare a percepire l’assegno già a quell’età. E in questo caso entrano in gioco i contributi che sono decisamente importanti e permettono una strada alternativa.

Le due opzioni, che prima vi avevamo anticipato sono quella della pensione anticipata ordinaria e quella della pensione anticipata di quota 41 per i precoci. Per raggiungere la prima servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Nella seconda opzione invece si deve appartenere a una delle seguenti categorie e cioè caregiver, lavori gravosi, disoccupati e invalidi.
Chi invece rientra nel vincolo del lavoro usurante può dopo i 60 anni richiedere la pensione con 35 anni di contributi versati. Anche in questo caso, come quello precedente, ci sono solo dei casi specifici per poterlo fare. Fate affidamento a un CAF per cercare di evitare problemi nella gestione di queste situazioni.