Diastasi addominale: che cos’è e come curarla

Da non trascurare, la diastasi addominale si può verificare in alcuni casi. Ci sono dei rimedi da provare, prima di ricorrere all’intervento chirurgico.

Pancia arrotolata
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La diastasi addominale è un disturbo troppo spesso sottovalutato. Abbastanza comune, può verificarsi tra le donne dopo la gravidanza, in sovrappeso o di una certa età. Questa avviene, infatti, quando i muscoli retti dell’addome – generalmente, uniti nella parte centrale – si allontanano per via di una pressione interna.

Viene, quindi, a crearsi una sorta di “spazio” che, oltre a dare problemi di tipo estetico, può provocare difficoltà posturali, mal di schiena, debolezza addominale e problemi digestivi. È, quindi, necessario riconoscerla in tempo così da intervenire correttamente per evitare complicazioni. Scopriamo cos’è la diastasi addominale e come curarla.

I pericoli della diastasi addominale: come riconoscerla

La diastasi addominale può compromettere la salute dell’organismo e manifestarsi dopo una gravidanza, a causa dell’aumento di peso o con l’avanzare dell’età. Come riconoscerla? Ci sono alcuni segnali da non ignorare, dati i pericoli di questo disturbo.

Donna che fa ecografia
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  • Mal di schiena.
  • Gonfiore all’addome.
  • Dolori addominali, pelvici o lombari.
  • Difficoltà a fare movimenti semplici.
  • Rigonfiamento nella zona centrale dell’addome.
  • Incontinenza.

Chiaramente, per una diagnosi esatta occorre rivolgersi a un medico che, molto probabilmente, eseguirà un’ecografia addominale.

Diastasi addominale: come curarla e i rimedi senza intervento

Generalmente, si ricorre all’intervento chirurgico. Ad ogni modo, dipende dalla gravità della situazione. Quali sono, quindi, i rimedi senza intervento della diastasi addominale e come curarla?

Frutta e verdura
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  1. Fisioterapia: una riabilitazione personalizzata con degli esercizi mirati può essere particolarmente utile per i muscoli e il pavimento pelvico.
  2. Ginnastica ipopressiva: questa può essere di aiuto nella tonificazione di muscoli profondi dell’addome, diminuendo la pressione intraddominale.
  3. Abitudini quotidiane: vanno evitati sforzi, posizioni scorrette e simili, per non aggravare la condizione.
  4. Pancere: è anche possibile ricorrere a delle pancere contenitive per offrire supporto.
  5. Controllo del peso: va, ovviamente, monitorato il peso. Bisogna assolutamente evitare il sovrappeso.
  6. Stile di vita sano: è consigliabile seguire un’alimentazione sana fatta di verdura, frutta, legumi e cereali integrali, oltre ad almeno due litri di acqua al giorno. Questo può aiutare a diminuire la pressione interna.

Ricorda di ascoltare il parere di un medico per ottenere una diagnosi corretta e risolvere. Il consiglio è quello di non ignorare i sintomi e rivolgersi a un professionista il prima possibile. Scopri di più anche sullo yoga per anziani e sull’alimentazione dopo i 60 anni.

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