È periodo di allergie stagionali, ma scatta l’allerta da parte dell’AIFA su questi farmaci comuni, possono provocare ischemia.
Oggi andiamo a raccontare un allarme generalizzato lanciato direttamente dall’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci nel nostro paese. La primavera è sicuramente un momento dell’anno dove aumenta il rischio di trovarsi di fronte a fastidiose allergie. Tra aprile e giugno fioriscono delle piante che creano spesso problemi alle persone tra cui graminacee, parietarie, betulle, ontani, noccioli e cipressi.

Ma quali sono i sintomi che vi fanno capire subito come siate affetti da questo tipo di allergia? C’è chi accusa rinite con il naso che cola o che è chiuso, chi invece ha la congiuntivite con prurito e lacrimazione agli occhi, senza dimenticare quelli che si trovano a vivere asma con tosse secca e fiato corto.
Sono molti i rimedi che portano queste persone a non uscire in determinate ore del giorno, evitare zone dove la natura regna incontrastata e chiudere le finestre di casa. C’è poi anche un altro aspetto da valutare e cioè quello legato ai farmaci che tornano in nostro aiuto soprattutto per prevenire questo tipo di difficoltà. Di recente però l‘AIFA ha rilasciato un’avvertenza su farmaci comuni che aumentano il rischio di ischemia.
Farmaci per le allergie stagionali che aumentano il rischio di ischemia
Ma quali sono questi farmaci che aumentano il rischio di avere un’ischemia? L’AIFA ha rilasciato avvertenze su alcuni di questi che devono essere attenzionati da vicino.
Stiamo parlando di alcuni decongenstionanti nasali contenenti pseudoefedrina dalla quale devono stare lontani i pazienti con ipertensione e quelli con insufficienza renale. Il rischio più precisamente è quello di contrarre la Sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e dalla Sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile. Viene inoltre sottolineato che gli operatori sanitari devono agire per consigliare l’interruzione dei prodotti.

Il PRAC (Comitato per la sicurezza dell’EMA) si è espresso in merito alla scelta di una revisione della sicurezza dei medicinali che contengono appunto pseudofedrina. Questa parte da un numero di casi, seppur molto limitato, di PRES e RCVS in persone che li utilizzavano.
Va anche sottolineato però che i medicinali che contengono pseudoefedrina presentino un rischio noto di eventi ischemici sia a livello cardiaco che cerebrale. Considerando però le nuove evidenze è fondamentale andare ad approfondire il discorso per evitare che si possano verificare delle tragedie per curare una semplice allergia stagionale. Un richiamo che merita dunque di essere diffuso.