Senior Italia

Campagna informativa sull’Incontinenza

I dati di un’indagine real life realizzata da Senior Italia FederAnziani

Appropriatezza prescrittiva: è questa la parola chiave in tema di presidi sanitari assorbenti utilizzati per affrontare la patologia dell’incontinenza. E’ quanto emerge da un’indagine Real Life realizzata da Senior Italia FederAnziani presso i suoi aderenti: le persone incontinenti non sono tutte uguali e hanno bisogni differenti, ragione per cui è opportuno fornire gli ausili appropriati secondo lo specifico livello d’incontinenza.

L’unico metodo oggettivo, validato scientificamente, in grado di correlare il livello delle perdite con l’ausilio assorbente è considerato il PadTest (noto come test del peso del pannolino dopo l’uso proprio per identificare la reale entità delle perdite). In assenza di tale metodo è opportuno l’utilizzo di un questionario per la giusta prescrizione, fatto da personale infermieristico professionale, in grado di dare come output il livello di incontinenza riscontrato con ausili rispondenti al bisogno di assorbimento.

Tale questionario per la giusta prescrizione (tratto dal questionario dell’ICS International Continence Society) è stato appunto utilizzato presso i centri Senior Care di Senior Italia FederAnziani, dando dei risultati molto interessanti in termini di output e di vicinanza con i risultati oggettivi e statisticamente significativi derivanti dal PadTest.

Più in dettaglio, i questionari sono stati distribuiti a una popolazione ultrasessantenne (1.216 senior), fatta di pazienti incontinenti distribuiti in modo uniforme sul territorio nazionale (38% dei rispondenti erano del Sud, 41% del Centro e 21% del Nord Italia). I primi risultati evidenziano che non tutte le persone incontinenti ricevono gli ausili dalla propria Asl (65% dei casi) e i due terzi dei rispondenti (66%) non conosce il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) relativo alla patologia delle perdite urinarie. Ciò dimostra come le persone ricercano “altra qualità” rispetto a quella fornita dalla propria Asl e allo stesso tempo manifestano un bisogno di avere maggiore chiarezza, semplicità e universalismo nella definizione del percorso diagnostico nella gestione della patologia dell’incontinenza.

Poste di fronte all’opportunità di scegliere, le persone incontinenti rispondenti al questionario hanno manifestato una evidente preferenza della libera scelta valutandola positivamente o molto positivamente in oltre il 75% dei casi. Il consenso diventa plebiscitario quando il 93% delle persone incontinenti valuta positivamente l’opportunità di manifestare la propria libera scelta magari cambiando marca/fornitore.

In merito al canale distributivo ideale, le risposte fornite sono state piuttosto equilibrate con una leggera preferenza verso la consegna domiciliare (nel 37% dei rispondenti). Inoltre, in risposta all’eventuale timore di restare privi di ausili per l’incontinenza, il 70% dei rispondenti dichiara positiva la possibilità di avere una fornitura di ausili che copra un periodo almeno trimestrale.

In estrema sintesi, i primi risultati dei questionari condotti su 1.216 incontinenti ultrasessantenni confermano la distribuzione percentuale delle persone tra le varie classi di gravità di incontinenza (40% lieve, 27% media, 33% tra grave e gravissima); soprattutto confermano la ricerca di ausili dotati di alta qualità (spesso acquistati nel mercato privato delle farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e supermercati) privilegiando un modello che dia valore alla propria libera scelta e alla possibilità di cambiare fornitore/marca a seguito di un percorso diagnostico chiaro e semplice da seguire, grazie alle indicazioni del medico specialista della Asl.

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