Vuoi aumentare la pensione? Con questi tre trucchi è possibile avere un compenso più alto rispetto a quello a cui sei abituato.
Il sistema pensionistico italiano si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, che talvolta rischiano di compromettere la serenità economica di molti cittadini. Con il caro vita e l’aumento dell’inflazione, arrivare a fine mese è diventata per molti una vera e propria sfida. Anche il problema demografico e la fragilità economica, rendere il futuro dei pensionati appare sempre più incerto. Per questo motivo, potrebbe essere importante per i pensionati trovare un sistema per riuscire ad aumentare il sistema pensionistico.
L’attuale scenario pensionistico italiano vede pensioni sempre più basse e tempi di accesso sempre più lunghi, dovuti all’aumento dell’età media in Italia che si riflette in aumento dell’età media pensionabile. Per questo motivo è bene agire in anticipo e con grande consapevolezza, la scelta migliore per garantirsi una vecchiaia serena e dignitosa.
Per evitare di arrivare impreparati alla pensione è bene iniziare a pensare con largo anticipo al momento in cui si concluderà l’attività lavorativa. Per questo motivo, è bene iniziare a pensare con largo anticipo a un modo per integrare la pensione.
Il primo passo per assicurarsi una pensione più solida è valutare la pensione integrativa, dunque è possibile aprire un fondo pensione il prima possibile, questo consente di ottenere notevoli vantaggi fiscali e finanziari. In particolar modo, i versamenti godono di una tassazione agevolata, che può scendere fino al 9%, permettendo così ai contribuenti di sfruttare l’interesse composto per far crescere il capitale nel tempo.
Immaginando un versamento annuo di 2.000 per 40 anni con un rendimento del 5%, si potrà ottenere un montante finale di circa 255.000 euro, di questi ben 173.000 euro saranno derivanti dall’interesse composto.
Un altro modo per poter incrementare la propria pensione consiste nel massimizzare i benefici derivanti dal versamento del datore di lavoro. I lavoratori dipendenti hanno infatti l’opportunità di integrare il trattamento di fine lavoro con un contributo personale, andando così a ottenere un versamento aggiuntivo da parte del datore. L’integrazione del TFR aumenta il montante finale e permette anche di accumulare interesse sui vantaggi fiscali ottenuti.
Infine, è bene considerare l’importanza della reversibilità. Con una pensione integrativa, infatti, è possibile garantire che, nel caso in cui il titolare della pensione passi a miglior vita, la rendita continui a essere versata a una persona indicata, come il coniuge o un familiare.
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