Tasse al 5% e casa fronte mare: questo è un vero e proprio paradiso per i pensionati italiani: perché lo scelgono.
Con una perdita di acquisto in calo e le difficoltà economiche che attanagliano gli italiani, anche i pensionati si ritrovano spesso in difficoltà. Molti, con la loro pensione, devono contribuire al bilancio familiare, mentre altri fanno davvero fatica ad arrivare a fine mese.
Ecco perché in tanti sognano di trasferirsi all’estero, dove il peso dell’assegno ha molto più valore e, magari, a poche ore di volo dall’Italia, in modo da rientrare – per qualsiasi evenienza – in breve tempo. Se negli ultimi anni sono stati il Portogallo e la Bulgaria le mete preferite dai pensionati nostrani – mentre l’Albania perde sempre più fascino a causa dell’aumento dei prezzi dovuti al turismo – ecco che spunta una nuova meta ideale.
C’è un Paese, a poche ore dall’Italia, che oggi è la meta più ambita dai pensionati italiani, tanto da registrare – nel quinquennio che va dal 2019 al 2023 – un incremento di arrivi di +46% rispetto agli precedenti dei nostri connazionali over. Parliamo della Tunisia, un Paese che negli ultimi anni sta provando a rilanciarsi e ad affrontare le difficoltà economiche degli ultimi anni e che ha deciso di diventare un polo di attrazione per i residenti stranieri. Con un assegno medio, un pensionato italiano può godere di una certa qualità della vita.
Negli ultimi due anni, sono oltre 2mila i pensionati italiani che hanno deciso di trasferirsi stabilmente, prendendo la residenza. Come riporta Leggo, la Direttrice di Orizzonte Tunisia ad Hammamet Rita Salvati ha provato a spiegare i motivi di questi trasferimenti: “Le tasse sono in assoluto le più basse, si vive bene e ci si sente sicuri. Trasferirsi in Tunisia equivale ad assoggettare la propria pensione a un regime di tassazione non superiore al 5%, contro il 30% medio dell’Italia. La tassazione va a scaglioni e si applica soltanto sul 20% del lordo: i primi 5.000 dinari (1.500 euro, ndr) sono esentasse; dai 5.000 ai 10.000 si paga il 2,3% e così via fino a un massimo del 5%”.
Ma quali sono i requisiti per trasferirsi in Tunisia? Per ottenere il nulla osta bisogna dimostrare di avere un reddito che soddisfi il mantenimento della casa dove si andrà a vivere e restare nel Paese per almeno 183 giorni all’anno. Continua Salvati: “Non necessariamente consecutivi, il periodo deve andare dall’iscrizione all’Aire al 31 dicembre. Con la nuova Finanziaria dell’Agenzia delle Entrate sono diventati 185: hanno aggiunto i due giorni di viaggio”. Come conferma l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, oggi gli expat sono in totale 7.500.
Una testimonianza della qualità della vita è stata fornita da un pensionato 66enne trasferitosi ad Hammamet, intervistato dal Corriere della Sera. Ha raccontato: “Non cambierei con nessun altro posto al mondo. In Italia avevo perso il lavoro e con mia moglie, ex insegnante, facevamo fatica ad arrivare alla fine del mese. Con i miei 1.350 euro di pensione ora vivo benissimo. Ho una casa fronte mare con due camere da letto e giardino che mi costa 450 euro al mese e vado al ristorante con 10 euro”.
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